Soudal-QuickStep, l’incidente di Remco Evenepoel “poteva finire molto peggio, con una dinamica di questo tipo”

"C'è il tempo per recuperare pienamente, ma in questo momento è un po' troppo presto per fare qualsiasi previsione per il 2025", ha dichiarato il responsabile della comunicazione del team

In casa Soudal Quick-Step si fa i conti con l’infortunio di Remco Evenepoel. Autore, questo martedì, di una brutta caduta in allenamento a causa dell’improvvisa apertura della portiera di un furgone da parte di una portalettere, il campione olimpico ha riportato diverse fratture che lo costringeranno a uno stop di alcune settimane e a rivedere quindi la sua preparazione per il 2025. A parlare dell’incidente e degli infortuni del 24enne e di ciò che comportano per il team nell’immediato futuro è stato il marketing e communication manager della formazione belga Alessandro Tegner, intervenuto nel corso dell’ultima puntata della trasmissione RadioCorsa.

Con una dinamica di questo tipo, poteva finire molto peggio per Remco – ha sottolineato Tegner riguardo l’incidente – È chiaro, però, che è uno stop che va considerato e ora dovrà recuperare con calma. C’è il tempo per recuperare pienamente, se doveva succedere è stato meglio ora piuttosto che, come è successo quest’anno, ad aprile”, ha aggiunto, facendo eco a quanto dichiarato anche dal general manager Patrick Lefevere.

Uno stop, quello di Evenepoel, che non ha conseguenze solamente di tipo sportivo: “Per due settimane dovrà rimanere immobilizzato, il braccio è immobilizzato per recuperare l’infortunio alla scapola e alla clavicola, dopodiché cercheremo di capire come far partire questo 2025. Da parte nostra, l’appuntamento con lui è a Calpe a gennaio, nel secondo ritiro della squadra, e si faranno le valutazioni del caso. Chiaramente lo aspettavamo anche qui a dicembre: da un punto di vista prettamente di marketing diventa anche un problema un incidente di questo tipo in questo momento, perché comunque i primi ritiri delle squadre a dicembre sono i ritiri nei quali vengono effettuate tutte le foto pubblicitarie, i video pubblicitari, e lui è un po’ il faro della squadra. Sotto questo aspetto, quindi, anche lì abbiamo dovuto un po’ rivedere i programmi. L’importante però è che lui recuperi bene, stia tranquillo e poi a gennaio avremo tutto il tempo di riparlarne”.

A gennaio si parlerà poi ovviamente anche del possibile programma di gare del campione olimpico, che in ogni caso non era stato ancora definito: “In questo momento credo sia un po’ troppo presto per fare qualsiasi previsione, anche perché il suo approccio al 2025 sarebbe stato un po’ più lento rispetto al passato. Si è preso un po’ più tempo per sé, come era giusto. È caduto ad aprile ai Paesi Baschi e da lì è stato un inseguimento per cercare di recuperare una forma decente per il Tour de France. Ha corso il Tour, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e dopo il Tour ha tenuto duro ed è diventato due volte campione olimpico. Dopo le Olimpiadi è tornato alle competizioni al Tour of Britain e poi ha fatto un finale di stagione ancora ad alti livelli, si è piazzato molto bene al Campionato del Mondo e ha fatto secondo dietro a un imbattibile Pogacar sulle strade del Lombardia. Quindi avevamo deciso di dargli un periodo di riposo un po’ più lungo, di lasciargli recuperare un po’ meglio. La verità, quindi, è che non sono stati fatti ancora piani per il suo 2025, dunque tutto è rimandato a gennaio. Gestiremo la cosa con tranquillità“, ha concluso Tegner.

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